Sai qual è la differenza tra Carlo Cracco e il signor Stefano Cerveni?
LA NOTORIETÀ
Sia Cracco che Cerveni sono chef stellati, ma mentre il primo l’hai sentito nominare molte volte (se non vivi in qualche sperduto monastero tibetano), l’altro probabilmente non lo conosci, a meno che tu sia di Brescia.
Eppure entrambi cucinano splendidamente, offrono un’esperienza straordinaria nei loro ristoranti e hanno lavorato sodo per arrivare a guadagnarsi l’ambíto riconoscimento “stellare” della guida francese.
Cracco però in più può permettersi di vendere una pizza margherita a 16 Euro, e trovare qualcuno che gliela compra.
Ciò che consente al signor Cracco di imporre prezzi così importanti (per usare un eufemismo) per le proprie creazioni gastronomiche è il fatto di aver messo in atto una strategia per diventare famoso grazie alle sue apparizioni in tv e agli articoli che hanno parlato di lui sui media di tutto il mondo.
Le persone pagano la sua “notorietà”, oltre che i suoi piatti.
Un cliente che aspetta settimane per avere un tavolo al suo ristorante lo fa anche per il supposto “prestigio” di poter dire: “Ieri sono andato a cena nel ristorante di Cracco“, certo che tutti i suoi interlocutori sapranno di chi si tratta e lo invidieranno per il solo fatto di averlo visto e magari averlo addirittura conosciuto.
Può sembrarti strano, ma funziona.
In qualsiasi settore di mercato. Dall’informatica (pensa a Steve Jobs), al tessile (i grandi stilisti), fino ai servizi di consulenza (gli avvocati famosi, i “guru” del marketing o le “eminenze grigie” del business), ciò che fa davvero la differenza è la “NOTORIETÀ” e l’autorevolezza dell’imprenditore o del professionista che è al vertice dell’azienda o dello studio di consulenza. Quindi:
Qualsiasi sia la tua attività, e in qualunque settore tu la stia svolgendo, se vuoi alzare i tuoi prezzi oltre il limite e allo stesso tempo vendere di più, devi prima di tutto diventare famoso/a.
Facile a dirsi, ma non altrettanto a farsi, naturalmente.
Molto spesso, quando spiego il mio lavoro (rendere famosi gli imprenditori e i professionisti), molti mi dicono: “Marco, ho capito che dovrei far parlare di me, ma io sono una persona normale, faccio cose normali e quindi non ho niente di interessante da raccontare“.
Naturalmente NON è vero. Ma purtroppo questa innata tendenza a considerare “normali e non degni di nota” i fatti che ci riguardano (le esperienze professionali, le conoscenze, l’attività svolta, ecc.) che io di solito chiamo “Complesso di Paperino” è molto diffusa ed è spesso uno dei maggiori ostacoli che impedisce alle persone di raggiungere la notorietà e il successo che in realtà meritano.
Se anche tu sei affetto/a dal “Complesso di Paperino”, ma ti piacerebbe liberartene e finalmente raggiungere il successo che ti meriti, puoi cominciare leggendo bene la frase qui sotto. Leggila e rileggila, perchè devi imprimertela bene nella testa:
TUTTO CIÒ CHE TI RIGUARDA È INTERESSANTE E PUÒ “FARE NOTIZIA”, SE LO RACCONTI NEL MODO GIUSTO.
Detta così sembra una di quelle AMERICANATE che si trovano sui manuali di auto-aiuto (“Vinci le tue paure e diventa milionario in 10 giorni“), ma ti assicuro che è assolutamente la verità.
Basta applicare qualche “TRUCCO DEL MESTIERE” e anche il curriculum di un impiegato del catasto, può diventare avvincente come un best-seller di Tom Clancy.
Non ci credi? Seguimi e ti svelerò TRE TRUCCHI per rendere interessante la tua storia professionale (il tuo curriculum, in pratica) e trasformarla in uno “strumento per diventare famoso/a“:
TRUCCO #1:RACCONTA SOLTANTO GLI ELEMENTI DISTINTIVI.
Tutti sanno cosa fa un commercialista, un informatico, o un falegname. Non descrivere i tratti generali della tua attività, ma soltanto l’aspetto che ti differenzia dai tuoi concorrenti.
Se fai il commercialista e sei particolarmente ferrato sui problemi fiscali dei “tabaccai”, ad esempio, descrivi solo questa tua specializzazione. Se fai l’informatico e oltre ai siti web e ai lavori per i system integrator, realizzi software gestionali per i dentisti, concentrati soltanto su quelli.
In pratica, focalizza la descrizione della tua attività sull’aspetto (o gli aspetti. Possono essere anche più di uno, ma non più di tre) che ti distingue maggiormente da tutte le altre persone o le altre aziende che lavorano nel tuo settore. Può essere una specializzazione, un metodo particolare, oppure un processo innovativo. L’importante è che chi leggerà, sappia subito in cosa sei diverso da chiunque altro.
TRUCCO #2: TRASFORMA LA TUA STORIA IN UNA FAVOLA.
Come si diceva una volta: “nessuno nasce imparato“! Quindi il pubblico si aspetterà che tu sia passato attraverso una serie di prove e di percorsi di apprendimento, oltre a qualche fallimento, per arrivare dove sei oggi. Non deluderlo o giudicherà la tua storia poco interessante.
Prova a “riscrivere” il percorso che ti ha portato a fare ciò che stai facendo oggi, usando la struttura narrativa delle favole. Ci deve essere:
- Un/una protagonista. Facile…sei tu!
- Una missione da compiere (fondata). Ad esempio: “Ho sempre desiderato aiutare i tabaccai (missione), perchè mio nonno aveva una tabaccheria e ho visto quanta fatica facesse con gli adempimenti fiscali (fondamento della missione)”.
- Uno o più antagonisti. Qualcuno o qualcosa che ha tentato di impedirti di compiere la tua “missione”. Può essere un problema generale (es: “la crisi economica”), oppure un soggetto (es: “i concorrenti”).
- La caduta. Un momento di crisi, o un fallimento. Non aver paura di ammettere i tuoi sbagli. Ti rendono umano e soprattutto rendono più interessante e coinvolgente la tua storia (tutti sbagliamo, ma pochi riescono a risollevarsi dai loro sbagli e a migliorare).
- La rinascita. È il cosiddetto “scioglimento”, ossia la soluzione del problema che ha causato la caduta (punto 4.), ottenuta grazie a un cambiamento. (Es: “Dopo essere stato licenziato dallo studio, a causa della crisi, ho impiegato 8 mesi e le ultime risorse disponibili, a studiare le problematiche fiscali dei tabaccai, che fino ad allora mi erano parse insormontabili. Finalmente, in un giorno di primavera, ho trovato la soluzione)
- E vissero tutti felici e contenti. È un “riassunto” della situazione attuale e dei vantaggi derivati dalla tua soluzione, o dalla tua attività (es: “Grazie alla mia soluzione i tabaccai possono oggi abbassare legalmente del 3% il loro carico fiscale e risparmiare oltre 30 adempimenti burocratici che risultavano duplicati“)
Se riscrivi la storia della tua carriera, o persino il tuo curriculum, seguendo questi semplici punti, diventerà immediatamente più interessante. I potenziali clienti e i giornalisti si “immedesimeranno nella tua “avventura professionale” e se avrai fatto le cose per bene, avrai fatto il primo importante passo per diventare famoso/a.
TRUCCO #3: AGGIUNGI DEGLI ELEMENTI PERSONALI.
Aggiungi alla tua “storia” degli elementi personali, che aiutino chi legge a considerarti “umano” e a identificarsi ancora di più con te.
Collezioni lattine di birra? Inseriscilo nella tua storia. Corri una mezza maratona in 2 ore e 10? Scrivilo. Indossi solo camicie di Brooks Brothers? Mettilo nel tuo racconto.
Con queste “note di colore”, come si chiamano in gergo giornalistico, la tua storia risulterà più reale. Il pubblico è affamato di “storie vere” (i reality televisivi ne sono la prova) e ama spiare dietro le quinte delle vite altrui. Fagli intravvedere qualcosa della tua.
Piacerà a tutti e inoltre chiunque avrà le tue stesse passioni, si sentirà naturalmente più ben disposto verso di te.
“Tutto qui quello che devo fare per diventare famoso?“
Naturalmente NO. Ci sono almeno altri 4 “sporchi trucchi” che dovresti utilizzare per rendere la tua storia veramente irresistibile e ottenere il massimo risultato possibile, ma per ovvie ragioni di spazio (meriterebbero un post ciascuna) non posso parlartene qui.
Tuttavia ti garantisco che già questi primi tre “segreti del mestiere” sono sufficienti per trasformare la tua biografia professionale in un vero e proprio “magnete” capace di calamitare l’interesse dei clienti e dei media verso di te.
E il bello è che non devi essere un romanziere per usarli!
Anche se a scuola avevi 5 in Italiano, ti basterà seguire le semplici indicazioni che ti ho dato in questo articolo, per riuscire a ottenere maggiore considerazione, iniziare a ricevere nuove proposte e nuovi clienti attraverso il passaparola e fare “presa” su qualsiasi pubblico (giornalisti compresi) semplicemente raccontando la tua storia.
Prova e vedrai!
Ciao, alla prossima!
Marco Ferrero