In questo articolo (e nel video che trovi qui sotto se “scrolli” un po’) ti svelo quali saranno le NOTIZIE a cui nel 2023 i giornalisti che si occupano di FINTECH daranno disperatamente la caccia.
A cosa ti servirà saperlo?
A far PUBBLICARE articoli e servizi che parlano della TUA startup fintech, su giornali, quotidiani, riviste, radio, tv e naturalmente siti web di tutta Italia!
Senza spendere un centesimo di advertising a pagamento, va da sè.
Già, perchè la buona novella è che molte delle notizie di cui i giornalisti saranno golosi nel 2023, LE HAI TU!
La tua startup ha “in pancia” tutte le notizie che i giornalisti stanno cercando e cercheranno ancora di più il prossimo anno.
Basta che tu le tiri fuori, le scriva in un comunicato stampa, lo invii alle redazioni…et voilà! Loro lo pubblicheranno.
Vedrai un sacco di articoli sulla tua startup uscire su tutti i media. E otterrai un sacco di pubblicità gratuita!
E il bello è che potrai ottenere questo risultato OGNI VOLTA che la tua startup produrrà una delle notizie di cui i giornalisti saranno alla ricerca tutti i giorni, per tutto il 2023!
Interessante, no?
Okay e allora cominciamo!
Guarda il video e scopri quali saranno i “temi caldi” del fintech il prossimo anno e usali SUBITO, ADESSO, ORA per far parlare di te e della tua piattaforma!
Già perchè anche se il 2022 non è ancora finito, molti giornalisti sono GIÀ alla ricerca di notizie sui temi di cui ti parlerò nei 4 minuti e mezzo di video qui sotto!
Da dove ho preso quelle informazioni?
Hai visto il video? Era chiaro?
Okay, bene. Allora, magari mentre lo guardavi ti è venuta la curiosità di sapere COME FACCIO a conoscere adesso le notizie che i giornalisti cercheranno sul fintech nel 2023.
È una curiosità legittima, perchè in fondo mancano ancora 2 mesi e a meno che io abbia la sfera di cristallo, non dovrei sapere quali saranno i “temi caldi”, quelli che terranno svegli di notte i giornalisti, nel 2023. Non adesso, almeno.
Ebbene, non ho la sfera di cristallo, ma se vuoi sapere le mie fonti…niente da fare!
Prima ancora di un comunicatore, sono un giornalista e un giornalista non svela mai le sue fonti.
Posso però dirti che sono fonti interne alle redazioni.
C’è però una cosa che posso dirti: Quello che ho saputo dalle mie fonti, mi è stato confermato anche da un – involontario devo ammettere – cross-checking.
Nel giornalismo per “cross-checking” si intende la verifica dell’attendibilità di una fonte, attraverso la ricerca di riscontri esterni (testimoni indipendenti, concordanza con alcuni fatti noti, ecc.).
Io, come ho detto, ho fatto cross-checking un po’ per caso, in verità.
Mentre stavo raccogliendo materiale per questo articolo dai miei contatti gior…dalle mie fonti, mi è capitato di partecipare (il 19 ottobre) al “Fintech B2B Marketing Global Demo Day“, un evento digitale organizzato dall’associazione internazionale dei marketer B2B del fintech, di cui faccio parte.
La maggioranza degli interventi era decisamente per “addetti ai lavori” e quindi te li risparmio. 🙂

Quello che ci interessa ai fini di questo articolo, invece è l’intervento di Olivia Minnock (foto a sx), editor di FinTech Alliance, una community che raccoglie i big player del Fintech anglosassone, simile alla nostra Italia Fintech.
Il titolo dell’intervento era: “State of the Nation Editor’s Topics 2023“.
Per farla breve Ms. Minnock nel suo intervento ha spiegato quali saranno le notizie delle aziende fintech che interesseranno ai giornalisti nel 2023, in base ai trend che ha rilevato la sua piattaforma.
E guarda caso erano gli stessi trend che stavo rilevando anch’io, dalle mie fonti, qui in Italia.
Fintech Alliance ha base a Londra e opera in Inghilterra, ma i “topics del 2023” rilevati e svelati dalla mia collega anglosassone sono gli stessi che ho intercettato io parlando con i miei colleghi in Italia.
Non può essere un caso, nè possiamo esserci sbagliati in due, in due parti diverse d’Europa.
Il che conferma, almeno in maniera empirica, che le redazioni che si occupano di economia e finanza e a maggior ragione i giornalisti che si occupano di fintech, nel 2023 saranno alla ricerca proprio del genere di notizie di cui sto per parlarti!
E il bello è che buona parte di queste notizie tu le hai già, “dentro” la tua startup!
Non devi far altro che “estrarle” dalla tua azienda, confezionarle in un comunicato stampa o una email e raccontarle ai giornalisti.
Dopodichè loro faranno a gara per parlare di te e della tua startup fintech.
Interessante no? Secondo me molto.
Okay, allora basta con le chiacchiere e vediamo quali saranno questi “temi caldi” del 2023.
Investimenti, sviluppo e regolamentazione

I temi che nel 2023 rivestiranno grande interesse per i giornalisti nostrani sono TRE.
Cominciamo dal primo:
1. Gli INVESTIMENTI
Soldi.
Niente di nuovo sotto il sole. I soldi sono sempre stati una notizia.
Ma nel Fintech, nel 2023 lo saranno ancora di più, perchè quest’anno (2022) c’è stata una “contrazione” degli investimenti piuttosto significativa e tutti (i miei colleghi giornalisti e chi legge o guarda i loro articoli e servizi) sono curiosi di sapere come andrà il prossimo anno.
QUINDI, appena chiudi un’operazione che coinvolge l’argomento “soldi”, ad esempio una campagna di crowdfunding, un aumento di capitale o qualsiasi altro tipo di operazione finanziaria, SCRIVILO in un comunicato stampa e mandalo alle redazioni.
Per quanto sia piccola l’operazione (lo so…non tutti i finanziamenti sono milionari) andrai sul sicuro. E soprattutto “andrai in pagina”.
2. SVILUPPO
Più o meno per le stesse ragioni di cui ho appena parlato sopra (una certa “stagnazione” nel 2022) anche le informazioni sugli sviluppi del mercato interesseranno molto a chi scrive o parla di Fintech.
Ma cosa si intende per “sviluppi di mercato” almeno dal punto di vista giornalistico? Vediamo qualche esempio.
Partnership
Se hai stretto un accordo con un partner importante varrà la pena (per te) informare le redazioni.
Bada che non deve trattarsi necessariamente di una partnership commerciale…
Anche se ho parlato di “mercato”, ai giornalisti potrebbero interessare anche notizie su partnership tecnologiche, ad esempio.
Di sicuro un’eventuale comunicazione ai media in merito a un accordo di partnership andrà concertata e effettuata insieme al nuovo partner, ma questo non sarà un problema.
Nella mia ormai lunga (ahimè l’età…) esperienza di comunicazione, non ho mai trovato nessuna azienda che, per quanto grande e potente, rifiutasse un’occasione in più per fare notizia.
Quindi non dovrebbe essere difficile convincere i tuoi nuovi compagni di business a mandare un comunicato congiunto alle redazioni che si occupano di fintech, che descriva i termini del vostro acccordo.
Internazionalizzazioni
Se hai in programma o hai appena effettuato lo “sbarco” in un’altra nazione con la tua startup, questo è il momento buono per farlo sapere a tutti.
Non solo ai media del tuo nuovo mercato (aka: paese in cui vi siete espansi), ma anche qui a casa nostra.
Ai giornalisti e ai media italiani, infatti, interessano sempre molto le notizie sulle aziende nostrane che conquistano i mercati esteri.
Siccome non accade così spesso (negli ultimi 1.500 anni siamo abituati più a farci conquistare, che a essere conquistatori), quando capita, cioè quando una azienda italiana apre una filiale in un paese estero. è una notizia.
Reti vendita o strategie commerciali
Qui il rischio è un po’ più alto. Di solito i media mainstream prendono poco in considerazione le strategie aziendali (a meno che non si tratti di grandissime aziende, tipo Tim o Stellantis o di soggetti pubblici ).
Però, visto che la caratura all’interno del settore fintech è decisamente minore, in assenza di “giganti” è plausibile che i giornalisti prendano in considerazione anche operazioni minori.
Di sicuro, se non capita nel 2023, non capiterà mai più. Quindi…provaci!
È più chiaro adesso cosa si intende per “Sviluppi Commerciali”?
Okay, allora inserisci anche questo tema tra quelli da cui “pescare” le notizie da dare ai giornalisti del fintech nel 2023 per convincerli a scrivere di te e andiamo avanti!
3. REGOLAMENTAZIONE
Le “regole” sono il sacro graal di quest’anno (ne ho già parlato qui).
È finito il relativo Far West dei primi anni del fintech italiano, in cui le novità si susseguivano una all’altra troppo velocemente perchè i regolatori facessero in tempo a normarle.
Ed è cominciata un’epoca, be’ diciamo un periodo, di riorganizzazione e consolidamento che dovrebbe portare a un mercato più corretto e stabile.
L’Unione Europea ha emanato regolamenti sulla sicurezza dei pagamenti digitali, sul crowdfunding, sull’e-commerce, sulla blockchain, ecc. e sta lavorando per normare altri settori e aspetti della finanza digitale (sandbox per il fintech, mercato unico, ecc.). E l’Italia un po’ rincorre, un po’ precede l’UE con le sue leggi.
Le regole sono croce e delizia per chi opera in nuovi mercati (immagino che lo siano anche per te, giusto?), però fanno sempre notizia.
Naturalmente le aziende più grosse si adeguano con maggior facilità, e in un certo senso apprezzano le regole anche perchè costituiscono una “barriera d’entrata” per le fintech più piccole e le startup.
Le quali, nella maggior parte dei casi sono impreparate (o meglio “scarsamente organizzate”) per rispettare le nuove norme senza compromettere l’esperienza dei propri utenti.
E noi (utenti e giornalisti) siamo quindi MOLTO interessati a capire chi – soprattutto tra le piccole realtà – sta lavorando e sta investendo per adeguarsi alle nuove norme e chi invece non lo fa ancora.
Quindi intanto portati a casa questa indicazione:
Se ti stai adeguando a un Regolamento Europeo, o se la tua azienda è già compliant con qualche legge, regolamento o standard di sicurezza del tuo settore di recente emanazione… è il momento di farlo sapere ai media!
A maggior ragione, se per caso hai contribuito in qualche modo a definire qualche norma (magari tu come consulente delle istituzioni o come esperto/a di settore o la tua azienda a qualche altro titolo), ovviamente è il momento di mettere la tua esperienza al servizio dei tuoi colleghi imprenditori e spiegare (attraverso i media) le tortuosità dei nuovi regolamenti
Procedendo in questo modo ti qualificherai quasi automaticamente come “punto di riferimento” del tuo mercato e acquisterai un sacco di autorevolezza e notorietà.
Tutto chiaro?
Bene.
Allora direi che a questo punto possiamo concludere.
In verità ci sarebbero ancora molti spunti interessanti di cui mi piacerebbe parlarti, – tra cui uno che riguarda il “fintech al femminile” che è stato segnalato dalla mia collega anglosassone e non dalle mie fonti – ma se lo facessi questo articolo diventerebbe lungo come una tesi di laurea.
Rimando quindi a una “seconda puntata” le ulteriori indicazioni su come assicurarti la pubblicazione dei tuoi comunicati e per ora mi limito ad augurarti…buon lavoro!
Alla prossima, ciao.